NEWSLETTER DICEMBRE – MIGRANTI MONZA

Di seguito trovate il nuovo numero della Newsletter , con gli aggiornamenti rispetto all’assemblea degli iscritti , i dati dello sportello Inca e in generale l’organizzazione dell’Area Migranti della CGIL di Monza , il nostro modo per celebrare la Giornata Mondiale del MIGRANTE.

BUONA LETTURA!

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ITALIA-MAROCCO – CONVENZIONI BILATERALI-EVENTO

 

SIETE TUTTI INVITATI

SANATORIA 2012 – ASSEMBLEA PUBBLICA A MONZA

MARTEDI’ 11 /09 /2012

PRESSO CAMERA DEL LAVORO DI MONZA

(Via Premuda , 17 – Monza )

SALA BRUNO TRENTIN

-ore 17.00-

ASSEMBLEA PUBBLICA DI INFORMAZIONE SULLA SANATORIA 2012

VOLANTINO

 

CORSI ” DIRITTI INSIEME”

– CORSO PER L’ESAME TEORICO PATENTE DI GUIDA-

L’ASSOCIAZIONE “DIRITTI INSIEME” PROMUOVE UN CORSO DI SUPPORTO PER

LE PERSONE STRANIERE CHE HANNO INTENZIONE DI CONSEGUIRE LA

PATENTE DI GUIDA . DATO CHE L’ESAME DI TEORIA, PRESSO LE AUTOSCUOLE, E’ TENUTO SOLO IN

LINGUA ITALIANA, QUESTO CORSO VUOLE ESSERE D’ AIUTO PER LA

COMPRENSIONE DEI TEST.

 I CORSI SI TERRANNO IL SABATO E LA DOMENICA DALLE 9 ALLE 12

 INIZIO IL GIORNO 8 SETTEMBRE 2012.

PER ISCRIVERSI RIVOLGERSI TUTTI I GIORNI (DAL LUNEDI’ AL VENERDI’) AL SIGNOR MOSARAF MOZUMDER presso CGIL, VIA PREMUDA, 17 MONZA.

 – CORSO DI LINGUA ITALIANA- “DIRITTO DI PAROLA”

IL 24 SETTEMBRE 2012 INIZIERANNO I NUOVI CORSI DI LINGUA ITALIANA PROMOSSI DALL’ASSOCIAZIONE “DIRITTI INSIEME”.

IL PROGETTO “DIRITTO DI PAROLA” PREVEDE QUEST’ANNO TRE LIVELLI DI CORSO:

– PRINCIPIANTI

– SECONDO LIVELLO

– ALFABETIZZAZIONE

OGNI CORSO SI TERRA’ DUE VOLTE LA SETTIMANA.

 LE ISCRIZIONI SI RACCOGLIERANNO NEI SEGUENTI GIORNI DI SETTEMBRE:

 3/4/5/6 settembre

10/11/12/13 settembre

17/18/19/20 settembre

 dalle ore 9 alle ore 12 e dalle ore 14 alle ore 17 , presso CGIL, via Premuda, 17 Monza.

“SANATORIA”- 2012- Info preliminari

Foto: Lavoratori stranieri in protesta sulla torre di Via Imbonati ( Milano ) , contro la Sanatoria 2009

Come molti di voi sapranno a Settembre entrerà in vigore la norma transitoria inserita nel Decreto Legislativo approvato il 6 Luglio dal Consiglio dei Ministri. Fino a questo momento abbiamo deciso di non pubblicare informazioni in merito perchè il decreto era ancora sotto forma di bozza , e anche una volta pubblicato rimangono diversi punti poco chiari , di conseguenza quelle che pubblichiamo sono informazioni e considerazioni parziali in attesa delle risposte del Ministero in merito a quesiti che sono già stati posti a livello nazionae.

La Norma transitoria interessa i DATORI DI LAVORO ( italiani o stranieri titolari di carta di soggiorno o permesso ce – soggiornanti di lungo periodo ) che alla data di entrata in vigore del decreto occupano irregolarmente alle proprie dipendenze da almeno 3 mesi ( quindi almeno dal 09/05/2012) lavoratori stranieri irregolarmente soggiornanti , presenti sul territorio nazionale dal 31/12/2011.

La domanda di regolarizzazione si presenterà telematicamente dal 15 Settembre al 15 Ottobre 2012 previo il pagamento di un contributo forfettario di 1000 euro per ciascun lavoratore. Le somme dovute dal datore di lavoro ( contrubutivo e fiscale ) pari a 6 mesi precedenti verranno invece saldate all’atto della sottoscrizione del contratto di soggiorno presso lo sportello unico.

Come nel 2009 la sanatoria prevede due momenti fondamentali :

– L’invio della domanda

e successivamente

– La firma del contratto di soggiorno presso lo sportello unico a cui deve essere assolutamente presente il datore di lavoro pena la cancellazione della domanda così inviata ( e conseguentemente del permesso di soggiorno per il lavoratore ).

Le domande telematiche verranno  presentate tramite il portale dei Ministero dell’Interno , dal 15 Settembre 2012 al 15 Ottobre 2012. Specifichiamo che non essendo un decreto flussi non ci sarà nessun ” click Day” , tutte le domande presentate nel periodo considerato verranno esaminate , indipendentemente se siano state inviate il primo o l’ultimo giorno.

Queste sono solo alcune informazioni preliminari , da stabilire rimangono ancora dei punti importanti:

– Requisito di reddito per il datore di lavoro

– Precedenti penali ostativi per quanto riguarda il lavoratore presente in modo irregolare in Italia , per ora sembrerebbe che la ” semplice espulsione” non associata a altri reati penali , dovrebbe garantire la riuscita della domanda di regolarizzazione , rimangono ovviamente esclusi coloro i quali abbiano una condanna anche non definitiva per i reati 380/381 del codice penale.

– Documentazione atta a dimostrare la presenza sul territorio italiano dal 31/12/2011. Nel decreto viene indicata una generica certificazione di un’istituzione pubblica , ovviamente rimane da chiarire di quale documentazione si tratta.

Appena riceveremo delle note in merito verranno pubblicate , molto probabilmente verso la fine di Agosto.

Chi ha già avuto modo di confrontarsi con la regolarizzazione del 2009 , conosce bene quali sono i problemi che può incontrare il lavoratore che partecipa a questo tipo di “sanatorie” che si prestano benissimo a raggiri , truffe e altre irregolarità da parte di datori di lavoro fittizi o reali.

Di seguito trovate il link a una ricerca eseguita dal Naga , successiva alla sanatoria del 2009 , in cui vengono raccolte le esperienze dei truffati. Ricerca che può essere molto utile in vista della nuova regolarizzazione che,  a parte qualche piccola differenza , ricalca le modalità della vecchia sanatoria pensata 4 anni fa  per il lavoro domestico. QUI IL LINK.

QUI TROVATE IL DECRETO PUBBLICATO IN GAZZETTA UFFICIALE

PERMESSO ATTESA OCCUPAZIONE ESTESO AD 1 ANNO

Il 18 di Luglio entra in vigore il decreto che modifica le disposizioni del mercato del lavoro.

Per quanto riguarda il testo unico immigrazione , viene modificato relativamente al permesso di soggiorno per attesa occupazione.

La durata di tale permesso viene estesa da 6 mesi ad un anno. Inoltre sarà possibile ottenere un permesso dello stesso tipo se si è sottoposti ad ammortizzatori sociali ( cassa integrazione ) anche superiori ad un anno.

Il consiglio per chi deve richiedere un permesso di soggiorno per attesa occupazione è quello di attendere il 18 Luglio , per poter usufruire dell’estensione ad un anno prevista dal decreto.

I documenti necessari per il rinnovo del permesso per attesa occupazione sono:

– Passaporto

– Permesso

– Carta identità

– Codice Fiscale

– Iscrizione al centro per l’Impiego

qui trovate il testo pubblicato in gazzeta il 3 di Luglio.

PROTEZIONE UMANITARIA PER MIGRANTI SFRUTTATI- NOTA O.I.M.

DA http://www.italy.iom.in

L’OIM: PROTEZIONE UMANITARIA PER I MIGRANTI SFRUTTATI CHE DECIDONO DI DENUNCIARE I DATORI DI LAVORO

Le proposte dell’ Organizzazione Internazionale per le Migrazioni alla luce dell’imminente recepimento della Direttiva europea sullo sfruttamento lavorativo

Roma, 22 giugno 2012 – Offrire ai migranti la possibilità accedere alla giustizia e di denunciare i datori di lavoro che li sfruttano prevedendo una protezione umanitaria “ad hoc”.
Questo uno dei principi che, per l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), dovrebbero caratterizzare  il decreto legislativo licenziato dal Parlamento italiano e ora nelle mani dei Ministeri del Lavoro e dell’Interno. Si tratta del recepimento della Direttiva europea (la 2009/52/CE) che introduce norme minime relative a sanzioni e a provvedimenti nei confronti di datori di lavoro che impiegano migranti irregolari.

“Il recepimento della Direttiva europea”, spiega José Angel Oropeza, direttore dell’Ufficio di coordinamento OIM per il Mediterraneo, “porterà novità estremamente importanti nel panorama normativo italiano: la direttiva infatti configura una pluralità di sanzioni di carattere, finanziario, amministrativo e penale a carico dei datori di lavoro che renderà il sistema sanzionatorio efficace, proporzionato e dissuasivo”

Se però introdurre norme sanzionatorie nei confronti degli sfruttatori è sicuramente importante, occorre al contempo prevedere anche il rilascio di un permesso di soggiorno umanitario convertibile per i migranti sfruttati che decidono di denunciare i loro aguzzini”, spiega Oropeza. “Infatti, allo stato attuale, qualora un migrante dovesse decidere di denunciare lo sfruttatore, non solo non sarebbe protetto contro eventuali ritorsioni, ma dovrebbe essere addirittura denunciato dalle autorità a causa del reato di immigrazione clandestina.”

Nell’accogliere con favore l’imminente innovazione legislativa, l’OIM suggerisce al Governo di tenere in considerazione tutti gli ‘indici di sfuttamento’ previsti dal nuovo reato di “caporalato” introdotto nel 2011. Tali indici includono: la sistematica retribuzione dei lavoratori in modo palesemente difforme dai contratti collettivi nazionali, la violazione della normativa relativa all’orario di lavoro e al riposo settimanale, la violazione della norme di sicurezza e igiene nei luoghi di lavoro, la sottoposizione a metodi di sorveglianza o a situazioni alloggiative particolarmente degradanti.

L’OIM sottolinea inoltre l’importanza di prevedere una chiara definizione del “datore di lavoro” e di chiarire che non si tratta soltanto dell’ “intermediario” – il cosiddetto “caporale” – ma di tutti quanti traggano un ingiusto profitto dallo sfruttamento del lavoratore. Occorrerebbe inoltre anche garantire che sindacati, associazioni di tutela, e gli stessi ispettori del lavoro o le forze dell’ordine, una volta rilevata la situazione di sfruttamento, possano assistere il migrante nella presentazione della denuncia o intervenire d’ufficio.

Allo stesso tempo l’Organizzazione suggerisce al Governo di prevedere, anche se non esplicitamente richiesto dalla Direttiva, un periodo di “riflessione” o di “ravvedimento” per il datore di lavoro che, posto davanti alle conseguenze penali delle nuove norme, ritenga più coveniente regolarizzare la situazione legale del migrante irregolare.

“Negli scorsi anni, come OIM, abbiamo avuto l’occasione di scoprire e denunciare vari casi di sfruttamento: migranti che in totale assenza delle minime condizioni igieniche, di sicurezza, e senza nessun tipo di tutela legale, erano costretti a lavorare per 12 ore al giorno o anche più”, racconta Oropeza. “Spesso per pochissimi euro ma a volte anche senza aver nessuna garanzia di pagamento da parte del datore di lavoro.”

“Si tratta di una realtà purtroppo ancora abbastanza diffusa in varie parte della penisola, e in modo particolare nel settore agricolo. Ci auguriamo che l’introduzione della nuova normativa possa dare inizio a una vera e propria rivoluzione culturale e che gli episodi di sfruttamento lavorativo in Italia possano finalmente aver termine”, conclude Oropeza.

S.O.S DIRITTO ALL’UNITA’ FAMILIARE – MONZA E MILANO

CGIL-CISL-UIL MILANO E MONZA E BRIANZA , scrivono ai Ministri Cancellieri e Riccardi chiedendo una soluzione immediata per le pratiche di ricongiungimento richieste allo sportello unico di Mlano.

Il tempo di attesa sfiora ormai i due anni , con le conseguenze drammatiche che questo comporta dal punto di vista affettivo ,relazionale e sociale.

Senza contare che in questo modo viene reso difficilmente esegibile un diritto , quello all’unità familiare che è  sancito per legge.

Le camere del lavoro di Monza e Milano , con CISL e Uil hanno sottoscritto la lettera destinata ai Ministri competenti chiedendo una soluzione di quella che è un’anomalia a livello nazionale.

QUI TROVATE LA LETTERA

CONDIZIONI DI LAVORO-CONDIZIONI DI SOGGIORNO

Il 16/05/2012 si è svolto un mini-seminario promosso dall’ Area Migranti a cui abbiamo invitato i delegati e le delegate delle aziende con un alta percentuale di lavoratori stranieri .

L’intento era quello di confrontarci sulle problematiche relative allo stato occupazionale e lavorativo con particolare riferimento alla contrattazione di secondo livello.

Lorella Brusa della segreteria della Camera del Lavoro di Monza , ha presentato i dati delle presenze di cittadini migranti sul territorio di Monza e Brianza L. Brusa presentazione

Riccardo Piacentini dell’ufficio migranti della Camera del Lavoro di Milano ha presentato il vademecum “Una Nuova Frontiera per la  contrattazione “ . Frutto di una collaborazione tra la Camera del Lavoro di Milano e l’IRES Nazionale

Mandreoli Luca dell’Ufficio Migranti del Patronato Inca-CGIL di Monza ha presentato una panoramica sull’influenza delle condizioni di lavoro sulle condizioni di soggiorno , soprattutto alla luce della recente crisi occupazionale.Il materiale lo trovate qui.

Ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato per i contributi fondamentali dati alla discussione.

Le indicazioni pervenute verranno prese in considerazione per la progettazione delle iniziative dell’area Migranti della CGIL di Monza.

Area Migranti  Monza e Brianza

Quanto si può restare al paese di origine con la carta di soggiorno

Ricordiamo che è possibile permanere fuori dall’europa al massimo per 12 mesi di seguito. Se il titolare di carta di soggiorno ( permesso CE per soggiornanti di lungo periodo ) risulta assente dal territorio dell’Unione Europea per piu’ del periodo concesso ( 12 mesi ) gli viene revocata la carta di soggiorno.

Nell’ultimo periodo infatti aumenta il numero di persone che per motivi economici fanno tornare i familiari al paese per diversi mesi , e , non conoscendo la normativa sforano il periodo concesso di assenza dal territorio. Prestate attenzione perchè se il periodo eccedente di assenza non viene giustificato con validi motivi ( degenze in ospedale , motivi di salute ecc..) si corre il serio rischio di vedersi rigettato il titolo di soggiorno.

qui l’articolo del testo unico:

7. Il permesso di soggiorno di cui al comma 1 e’ revocato:

a) se e’ stato acquisito fraudolentemente;
b) in caso di espulsione, di cui al comma 9;
c) quando mancano o vengano a mancare le condizioni per il rilascio, di cui al comma 4;
d) in caso di assenza dal territorio dell’Unione per un periodo di dodici mesi consecutivi;
e) in caso di conferimento di permesso di soggiorno di lungo periodo da parte di altro Stato membro dell’Unione europea, previa comunicazione da parte di quest’ultimo, e comunque in caso di assenza dal territorio dello Stato per un periodo superiore a sei anni.